La maschera del Pagliaccio nasce dall’unione dei caratteri di Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno; padre, figlio e nipote nati dalla fantasia dello scrittore e cantastorie Giulio Cesare Croce. I tre soggetti, riassunti nella figura di Bertoldino (detto anche Pedrolino, Pierro o Piero) vengono portati a teatro anche con un altro nome: Pagliaccio, probabilmente derivato da bajaccio (colui che fa le burle, baje). In Francia il personaggio si confuse con un carattere locale detto Gros-Guillaume che rappresentava un fornaio dai vestiti infarinati. Da qui, probabilmente, il caratteristico costume bianco di Pagliaccio. Incoraggiato dal successo di queste maschere, che via via iniziarono a rappresentare sempre più il tipico contadino italiano, il commediografo francese Molière creò Pierrot (anch’egli vestito di bianco) attribuendogli le caratteristiche del contadino francese. Col tempo la maschera del Pagliaccio, e soprattutto quella di Pierrot, assunsero tratti meno grossolani diventando figure moderne, quasi indifferenti e afflitte da un fondo di permanente malinconia.
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