martedì 28 febbraio 2017

Oggi mi ritrovo in un luogo dove per me il tempo si è fermato.



Sant'angelo dei Lombardi, il paese irpino arroccato su una montagna. L'aria è pura e da "dietro le mura" del centro storico il paesaggio è mozzafiato. 

La mia infanzia è piena di questi luoghi medievali, che conservano tutta la storia perduta delle radici di questi luoghi. 

L'impronta medievale ci viene data dal monumentale castello che si affaccia su una veduta spettacolare delle valli circostanti, ma il vero luogo che conserva le origini di tale zona è la splendida abbazia del Goleto. 

In uno scenario naturale mozzafiato si inserisce questo gioiello medievale edificato XII secolo, in una località, "lu Gallitu",un tempo dedita al culto pagano del dio Sole. 

È da qui che riusciamo a cogliere le radici pagane conservate dai conquistatori Longobardi, che nonostante l'avanzare del cristianesimo, conservarono i rituali pagani, di cui molti sono arrivati ai tempi attuali. Uno fra i tanti è l'accensione dei fuochi durante i solstizi. Soprattutto nel periodo del solstizio d'inverno, a Sant'angelo, come nei paesi vicini, si accendono molti fuochi in onore del sole, che sta per rinascere. È inconscio quindi questo legame con le tradizioni rurali, che non vengono del tutto dimenticate. 

Mia nonna mi raccontava i riti che si facevano durante la notte di samhain, il culto che c'era per i morti, e la dedizione verso i propri antenati. Mia mamma mi racconta spesso che durante le notti fredde e nevose, si sentiva l'ululare dei lupi.

Questi luoghi incontaminati, conservano una parte di storia molto importante, che tocca non solo questa parte della penisola, ma l'Italia intera.

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