Origini... Ai tempi di Greci, Egizi e poi Romani per le cerimonie sacre veniva preparato un pane a forma di colomba. La tradizione aveva caratteristiche rituali e magiche. I Cristiani acquisirono questa tradizione attribuendo alla colomba il simbolo della Pace perché la Bibbia narra che dopo il diluvio universale la colomba inviata da Noé tornò all'arca portando nel becco un ramoscello di ulivo (che al tempo significava fecondità ed al quale poi venne attribuito significato di Pace).
Leggende... Molte sono le leggende sul significato del pane dolce a forma di colomba.
La prima leggenda risale all'epoca medioevale, quando Re Alboino calò in Italia con le sue orde barbariche per assalire Pavia.
Dopo un assedio di tre anni, alla vigilia della Pasqua del 572, riuscì ad entrare in città, ricevendo in segno di sottomissione vari regali fra i quali anche dodici meravigliose fanciulle.
Fu allora che un vecchio artigiano si presentò al re donandogli un dolce a forma di colomba, quale tributo di pace nel giorno di Pasqua.
Questo dolce era così invitante che costrinse il sovrano alla promessa di pace, e di rispettare sempre le colombe simbolo della tua delizia.
Quando il re interpellò le fanciulle donategli, scoprì che il loro nome rispondeva a quello di "Colomba".
Alboino comprese il raggiro che gli era stato giocato, ma rispettò lo stesso la promessa fatta.
La seconda leggenda è fatta risalire al tempo di Federico Barbarossa e della Lega dei Comuni lombardi, nel XII sec.
Un condottiero del Carroccio, osservando durante la battaglia due colombi posarsi sopra le insegne lombarde, decise d’infondere ai suoi uomini il nobile spirito di quegli uccelli, facendo confezionare dai cuochi dei pani a forma di colomba.
Altre, invece, legano l'origine di questo dolce alla regina longobarda Teodolinda e al santo irlandese San Colombano. Si narra che quando l'abate irlandese Colombano raggiunse Pavia nel 612 venne ricevuto dai sovrani longobardi e fu invitato con i suoi monaci ad un pranzo molto ricco. Ma l'abate irlandese e i suoi decisero di rifiutare tutto quel cibo servito durante il periodo pasquale. La regina Teodolinda, non capendo il gesto, finì per offendersi, ma Colombano superò con diplomazia l'incresciosa situazione affermando che essi avrebbero consumato le carni solo dopo averle benedette. Così alzò la mano destra in segno di croce e le pietanze si trasformarono in candide colombe di pane bianche, come le loro tuniche monastiche. Il prodigio colpì molto la regina che poi decise di donare il territorio di Bobbio dove nacque l'abbazia di San Colombano. La colomba bianca divenne anche il simbolo iconografico del santo, ed è sempre raffigurata sulla sua spalla. Ma in realtà la nascita della colomba è più recente.
Da allora, questo dolce fatto di semplici ingredienti come uova, farina e lievito, fu arricchito con burro, zucchero e canditi ed entrò nella tradizione pasquale.
La colomba è il dolce tipico che più caratterizza la Pasqua.
Si tratta di un dolce lievitato con ingredienti molti simili al panettone e al pandoro, ma di forma diversa, di colomba appunto.
Questo dolce chiude tradizionalmente il pranzo pasquale insieme alle uova di cioccolato, perché fin dai tempi più remoti, sia all’uovo che alla colomba era attribuito un forte valore simbolico di pace, rinascita e amore.
Le origini di questo ormai indispensabile coronamento delle mense pasquali, sono assai recenti.
Fu Dino Villani, direttore pubblicità della ditta milanese Motta, già celebre per i suoi panettoni natalizi, che negli anni trenta del 1900 per sfruttare gli stessi macchinari e la stessa pasta, ideò un dolce simile al panettone, ma destinato alle solennità della Pasqua. La ricetta poi venne ripresa da Angelo Vergani che nel 1944 fondò la Vergani srl, azienda di Milano che ancora oggi produce colombe. Il boom e la definitiva consacrazione di questo dolce a simbolo pasquale é dovuto al pubblicitario Cassandre quando nel 1930 la Motta gli commissiona un manifesto sulla colomba con lo slogan "Colomba pasquale Motta, il dolce che sa di primavera".
Nasce così la colomba moderna, un dolce con un impasto molto simile a quello del panettone, ma che si arricchisce di una copertura di amaretto.
Da allora la colomba pasquale volò sulle tavole di tutti gli italiani, e anche ben oltre i nostri confini. L'impasto originale, a base di farina, burro, uova, zucchero e buccia d'arancia candita, con una ricca glassatura alle mandorle, ha assunto forme e varianti di ogni tipo, per la delizia di grandi e di piccini.
Negli ultimi anni le aziende produttrici di dolci natalizi e pasquali stanno affiancando alla colomba tradizionale prodotti più elaborati, farciti con creme di vario genere e glassate con altrettanto varie coperture.
600 gr. di farina 00 (anche 200 di tipo 00 e 400 gr. di farina manitoba)
200 gr. di zucchero
250 gr. di burro
½ bicchiere di latte
6 uova (di cui 3 intere e 3 tuorli mentre i restanti albumi si utilizzano per la copertura)
20 gr. di lievito di birra
1 bustina di vanillina
1 cucchiaio di miele
buccia grattugiata di un limone non trattato
100 gr. di scorzette di arancia candite
50 gr. di canditi misti o uvetta
...per la copertura:
200 gr. di mandorle non pelate
120 gr. di zucchero a velo
3 albumi d’uovo
granella di zucchero
200 gr. di zucchero
250 gr. di burro
½ bicchiere di latte
6 uova (di cui 3 intere e 3 tuorli mentre i restanti albumi si utilizzano per la copertura)
20 gr. di lievito di birra
1 bustina di vanillina
1 cucchiaio di miele
buccia grattugiata di un limone non trattato
100 gr. di scorzette di arancia candite
50 gr. di canditi misti o uvetta
...per la copertura:
200 gr. di mandorle non pelate
120 gr. di zucchero a velo
3 albumi d’uovo
granella di zucchero
Preparazione...
La preparazione di un ottimo impasto per la Colomba di Pasqua è in sé facile ma richiede un poco di tempo: si consiglia infatti di impastare ben cinque volte. Per prima cosa impastate 200 gr. di farina con il lievito e metà del latte, e lasciate lievitare al caldo per circa un’ora. Procedete con il secondo impasto unendo altri 200 gr. di farina, 100 gr. di zucchero e 125 gr. di burro e il resto del latte: lavoratelo fino ad ottenere un composto elastico che lascerete lievitare per altre 3 ore. Al terzo impasto aggiungete gli altri ingredienti e amalgamate bene. A questo punto fate lievitare per tutta la notte. Al mattino seguente lavorate ancora e fate lievitare nuovamente. A questo punto lavorate per la quarta volta e lasciate lievitare. Procedete quindi con la quinta lavorazione e mettete l’impasto nello stampo a forma di colomba che coprirete e farete lievitare per l’ultima volta prima di procedere con la ricetta.
Una volta che l’impasto è nello stampo procediamo con la preparazione della copertura ovvero della glassa di zucchero e mandorle: frullate 100 gr. di mandorle fino a ridurle in farina, aggiungete lo zucchero a velo e gli albumi, e continuate a frullare. Distribuite la glassa di copertura sulla colomba insieme alle mandorle intere. Per la cottura preriscaldate il forno a 200°C; lasciate cuocere per un quarto d’ora, poi coprite la colomba con la carta da forno per evitare che la copertura si bruci, e abbassate la temperatura del forno a 180°C facendo cuocere per 40 minuti. Il tempo di cottura della colomba di Pasqua è quindi di un totale di quasi un’ora.
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