sabato 7 gennaio 2017

Il tuo nudo, di Manuel Altolaguirre


Il cielo del tuo tatto 

dorato copriva 
l’occulto giardino
di passione e di musica.
Alte edere di sangue
abbracciavano le tue ossa.
La carezza dell’anima 
- trepida brezza - moveva 
tutto quel che tu eri.
Vaghissimo crepuscolo 
di rossore e indolenza 
era la tua pelle! Restavi 
come astro senza scintillio 
che dal sole riceva 
la luce del tuo alone.
Soltanto sotto i tuoi piedi era notte. 
Eri prigione di musica,
dalla musica catturata 
che tentava fuggire 
in ogni tuo gesto, 
ma che uscir non poteva 
e s’affacciava come un bimbo 
ai vetri dei tuoi occhi limpidi.

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