sabato 7 gennaio 2017

La Fata dei denti

Chi è?...e come nasce questa leggenda? Ecco spiegate le sue origini...

La Fatina dei denti è una creatura del folklore popolare occidentale.

Fin da piccoli ai bambini viene raccontato dai propri genitori dell’esistenza di questa fata. Se il bambino, quando perde un dente, lo nasconde sotto il cuscino, al suo risveglio, troverà al suo posto un soldino.

Questa simpatica leggenda attinge dal folklore medievale: per evitare che un malintenzionato potesse ordire un maleficio, si riteneva necessario distruggere o proteggere qualsiasi cosa fosse appartenuta alla persona. Ecco allora che il dentino veniva bruciato (così dalle sue ceneri si poteva recuperare qualche soldino) o affidato alla protezione della fatina.


La Fatina dei denti non ha un aspetto canonico, come ad esempio Babbo Natale o la Befana, la sua immagine varia molto da zona a zona. In Lombardia ad esempio questo ruolo è attribuito a Santa Apollonia, che non a caso è la patrona dei dentisti. In genere la Fatina è comunque immaginata come una piccola fata con le ali e la bacchetta magica.

In altre tradizioni esiste il topolino dei denti da latte, che ricompensa quei bambini che lasceranno in dono un proprio dentino sotto il guanciale, in un buco nel muro, sotto una mattonella… all’indomani i bimbi troveranno in sostituzione dolcetti o soldini, a testimonianza che la magia è avvenuta.
Il rituale del topolino o della Fatina in realtà segna l’emancipazione del bambino con un lento passaggio dalla fase puerile al mondo degli adulti, che nel Medioevo coincideva con la caduta dell’ultimo dente da latte. Ma non temete se la caduta dell’ultimo dentino non è coincisa con l’arrivo della “maturità”, nel Medioevo si era costretti a “crescere” e diventare adulti molto più in fretta.

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