domenica 1 novembre 2015

L’INDULGENZA PLENARIA DEI DEFUNTI


La ricorrenza della Commemorazione dei Fedeli Defunti suscita in tutti noi il desiderio di rinnovare nella preghiera gli affetti verso i nostri cari defunti. Noi possiamo suffragare le anime dei nostri cari con la celebrazione di Sante Messe, con i meriti che acquistiamo compiendo le opere di carità, con l'applicazione delle indulgenze. Ogni nostro peccato hauna duplice conseguenza: genera una colpa e comporta una pena. La colpa ferisce o rompe l'amicizia con Dio, ma viene rimessa dall'assoluzione nella Confessione (attraverso la quale Dio cancella l'offesa ricevuta), la pena permane anche oltre l'assoluzione (e non si tratta di una castigo inflitto da Dio). La pena è una conseguenza che deriva dalla natura stessa del peccato, che oltre a essere offesa a Dio è anche contaminazione e corruzione dell'uomo. I nostri peccati infatti rendono sempre più faticoso ricostruire l'amicizia con Dio e superare quella inevitabile inclinazione al male che permane anche dopo la remissione sacramentale, come conseguenza del peccato stesso. Il peccato è una ferita dell'anima e anche dopo il nostro pentimento e l'assoluzione sacramentale rimane come una debolezza, siamo più fragili, più soggetti a ricadere proprio dove siamo già caduti. L’indulgenza che possiamo acquistare è come un medicamento cicatrizzante. Noi non possiamo certamente dubitare della volontà di Dio di riammetterci alla sua piena comunione, ma dobbiamo dubitare delle nostre capacità di staccarci completamente dal peccato: è necessario un cammino di conversione. La pena temporale non è altro che il tempo necessario a poter rigenerare la nostra capacità di amare Dio sopra ogni cosa. Questa pena temporale esige d'essere compiuta in questa vita come riparazione, o in Purgatorio in attesa di giungere alla piena comunione con Dio. Gli strumenti sono: le varie prove e la sofferenza, le opere di carità, la preghiera, la penitenza e l'acquisto delle indulgenze. 

L’indulgenza plenaria è un mezzo per ottenere la remissione di tutta la pena. In questa ricorrenza è applicabile solo alle anime dei defunti e lucrabile una sola volta all’anno purché vi siano le seguenti condizioni:
- Conversione del cuore
- Confessione sacramentale
- Partecipazione alla santa Messa e Comunione eucaristica
- Tra il 1° e l’8 novembre visita al cimitero e pregare per i defunti
- Da mezzogiorno del 1° a tutto il 2 novembre si può lucrare l’indulgenza plenaria, visitando una chiesa e, durante la visita:
- recitare il Credo (rinnovare la professione di fede)
- recitare il Padre Nostro
- recitare una preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre.


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