Art Garth Williams
"Gli assalti costanti del vento contro la casa , il frastuono e le urla della tempesta, impedivano anche di pensare.
Non si poteva far altro che aspettare che finisse.
E mentre macinavano frumento e facevano tronchetti, mentre accudivano il fuoco e si stringevano alla stufa per riscaldare le mani intorpidite e doloranti, i piedi insensibili e piagati dal freddo, mentre masticavano e inghiottivano quei bocconi di pane che non volevano andare giù non facevano altro ch aspettare che finisse.
... Si strinsero tra la stufa e la lampada sul tavolo , ad ascoltare mamma che leggeva la sua bella voce limpida e dolce.
La storia li trasportò lontano dal vento e dal buio.
Quando finì, ne lessero un'altra e poi un'altra ancora. E poi basta perchè ne volevano lasciarne ancora per gli altri giorni...
Quando finalmente la lunga tempesta fini papà cantò:
Quanti sono che in questa vita
vanno attorno col muso lungo
e vedono tutto sempre in salita
invece di stare in allegria.
Ma sono tante le cose belle
e io so che c'è n'è per ciascuno
anche se lieto del suo stato
non trovi mai quasi nessuno.
Ma perchè star li a mugugnare?
Se c'è la metti c'è la farai.
Ed il sole domani vedrai brillare
anche se oggi ancora non lo sai..
Forse che stare con le mani in mano
potrai ottenere quello che vuoi ?
E' da codardi l'andar sempre piano
ed ad ogni passo dire "Poveri noi ".
Ma se quella salita la prendi di petto
e tutta ci impegni la tua volontà
ti accorgerai della strada che hai fatto
e il tuo futuro ridente sarà .
Tratto da "Il lungo Inverno"
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