Altra figura tipica del carnevale Vercellese, insieme a Bicciolano, è la sua amata “Bela” Majin. Anche lei, come il suo sposo, compare nella storia piemontese a cavallo tra ’700 e ’800. Donna ingegnosa e assennata, nonché dotata di straordinaria bellezza, rappresenta la compagna ideale di un eroe del popolo, incarnando quei valori genuini a cui i cittadini vogliono ispirarsi. Di lei si esaltano l’intelligenza e la capacità di intervenire sempre con saggezza nei momenti opportuni. La storia di questi due personaggi è un misto tra verità e immaginazione e sembra che quando Bicciolano partì per la guerra, mise sulla canna del fucile un fiore rosso donatogli dalla sua amata.
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