E' una pianta erbacea molto diffusa in tutto il mediterraneo, cresce abbondante e rigogliosa praticamente ovunque, lungo i fossi, a bordo strada, sulle macerie e negli incolti pietrosi ed argillosi e, raggiungendo un'altezza fino a due metri, è ben individuabile, anche per via delle robuste infiorescenze ovoidali, dette capolini;
questi sono formati da tanti piccoli fiori violacei, che ssi aprono durante l'Estate attirando un gran numero di insetti impollinatori.Tutta la pianta è coperta di spine ed aculei resistenti; i semi, numerosissimi in autunno, sono appetiti da passeriformi quali cardellini e lucherini, che, cibandosene ed espellendo la parte indigeribile, fungono da inconsapevoli "agenti di diffusione" di questa specie.
questi sono formati da tanti piccoli fiori violacei, che ssi aprono durante l'Estate attirando un gran numero di insetti impollinatori.Tutta la pianta è coperta di spine ed aculei resistenti; i semi, numerosissimi in autunno, sono appetiti da passeriformi quali cardellini e lucherini, che, cibandosene ed espellendo la parte indigeribile, fungono da inconsapevoli "agenti di diffusione" di questa specie.
E' una specie erbacea che persiste lungamente dopo il disseccamento dei capolini che, assumendo una colorazione bruno-dorata, si prestano per composizioni ad effetto.
Il cardo dei lanaioli era fondamentale per la lavorazione della lana.
La fase della "cardatura", che ha preso il nome dalla pianta, consisteva, infatti, nella prima pettinatura a mano della lana tramite i capolini uncinati della pianta, per liberare la lana dalle impurità e districare le fibre.
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