Gli ultimi tre giorni di febbraio e i primi tre di marzo sono conosciuti nella tradizione contadina come "i dè dla canucera", i giorni della filatrice, nei quali vi è un'ora infausta che nessuno può prevedere, e che fa riuscire tutto male.
Solo in quell'ora sarebbe comparsa la " canucera ", che, con in mano la sua conocchia, avrebbe "scompigliato" qualche cosa, avrebbe ingarbugliato e tagliato il filo di qualche lavoro, di qualche affare o progetto pensato.
Quindi, per non sbagliare, i lavori importanti non si intraprendevano, in quei giorni, cercando di posticipare di, di rimandare....
Chi poi fosse la "canucera" ben lo dicono i folcloristi:
sembra che fosse una tradizione che si rifàceva addirittura alla mitologia greca e romana, nella persona della dea Atroce, una delle tre parche, quella che, con la conocchia in mano, filava il filo della vita, fino a che, nell'impreciso attimo di un particolare giorno, il filo non si rompeva.
Attenzione, dunque, a questi giorni della “canucèra”!!!!
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