L'incantevole borgo di Dolceacqua in Liguria!
Lo sapevate? Claude Monet, stregato dalla sua bellezza, gli dedicò quattro tele!
Di certo c'è che la zona fu popolata in principio dai castellari dell'Età del Ferro, con primitive e rozze fortificazioni a difesa dei pascoli e dei villaggi, abitati dai popoli Intemeli dal V a.C. al IV d.C.
Occore aspettare i Ventimiglia, potentissima famiglia nobiliare, per avere il primo documento in cui viene citato Dolceacqua; siamo nel 1151, ed i Conti di Ventimiglia fecero costruire il loro castello sullo sperone roccioso per controllare gli accessi, posizionandosi strategicamente tra la val Roia da una parte e la Val Nervia dall'altra.
Seguì l'ampliamento della zona abitata ai piedi del castello, dopo che lo stesso fu acquistato da Oberto Doria, capitano del popolo genovese; prese il nome di "Terra", o Tèra in dialetto, sviluppandosi attorno alla rocca con dei gironi concentrici verso la valle collegati fra loro da rampe, con l'acqua del Nervia che alimentò le fontane ed i sistemi di irrigazioni degli orti.
Lo sviluppo dell'abitato urbano ebbe un'impennata nel Quattrocento, quando via Castello diventa l'asse viario principale e sorge il nuovo quartiere del Borgo, dall'altra parte del torrente Nervia, e collegato al quartiere Terra attraverso unponte a schiena d'asino.
Fu attorno al Castello di Dolceacqua che si sviluppò l'intero paese: in età rinascimentale divenne una grande residenza signorile fortificata, resistendo a numerosi tentativi di assedi, ma arrendendosi nel 1744, il 27 Luglio, con l'attacco delle forze franco ispaniche durante la guerra di successione austriaca, e subendo infine gli ultimi oltraggi in seguito al terremoto del 1887.
La storia di Dolceacqua: le origini del nome di un paese d'incanto
La prima domanda posta da coloro che visitano il paese di Dolceacqua, riguarda proprio l'origine e le ragioni di un nome tanto originale. In effetti le origini della denominazione Dolceacqua sono ancora, per certi versi, avvolte nel mistero, nel senso che esistono varie correnti di pensiero.
Il significato popolare pare derivi dal latino, precisamente da "Villa Dulciaca": si trattava di un fondo rustico risalente all'epoca romana, risultato della trasformazione del nome personale "Dulcius" in Dusàiga, versione dialettale, fino ad arrivare a Dulcisacqua, denominazione che ritroviamo nei documenti del XIV secolo.
Di fianco all'origine romana, esiste una corrente di pensiero che fa risalire il nome aiCelti, che avrebbero chiamato questo paese "Dussaga", trasformato poi nel tempo nel dialettale Dulsàga per finire con Dolceacqua.
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