mercoledì 7 ottobre 2015

Di tutto un po' #80


Sono solo, appoggiato nella nebbia

al tronco d’un viale
e non ho che nel cuore
il ricordo di te
pallido, immenso,
perduto nelle fredde luci lontano
da ogni parte tra gli alberi.
Ma a tratti una fitta più febbrile
mi rabbrividisce nel cuore
e allora mi piego, stringendomi,
quasi per prolungare, per sentire più ardente,
per rinserrare in me,
questo tremore atroce.
Tutto quello che mi resta di te
è solo più questo poter soffrire,
nella solitudine fredda,
la tua figura perduta,
la tua anima bionda,
l’ardore triste della tua esistenza,
morta morta per sempre per me.
Non chiedo più che di potermi stringere
sommesso a un tronco nero
e soffrire soffrire nel mio cuore
il tuo ricordo ridente
straziante di dolcezza
ma tanto tanto triste e doloroso
che è diventato tutta la mia anima.
Soffrire, solo al mondo,
nella nebbia che avvolge, lontana,
atrocemente,
in silenzio.

Cesare Pavese

opera d’arte di Graham Gercken

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