Angoli suggestivi, da riscoprire nelle piacevoli passeggiate autunnali, sono i vigneti dai gradevoli, caldi e riposanti colori. Ormai svuotati dopo la vendemmia, forse si scopre ancora qualche grappolo d’uva. È bello entrare dentro la vigna: avvolgente con le sue sfumature del giallo e del rosso delle foglie che sono ancora lì a popolare questo paesaggio ricco di fascino. E ricco anche di storia, perché tutto è storia in una vigna. In essa vi sono profonde radici culturali, familiari, la passione la sua origine, la sua coltivazione, l’attenzione a ogni particolare per ottenere l’uva migliore. Questi sono i giorni in cui la vigna prorompe con la sua ultima bellezza, prima che il tempo cambi ogni cosa, quando possiamo solo gustare il nettare che da essa proviene.
Ecco alcuni versi dedicati alla vigna di autore sconosciuto.
AUTUNNO
Canti ora libera.
Senza il gravio di responsabilità di un frutto
E fai di te l’ultimo, puro dono.
Ti accendi di infiniti tramonti,
lenti, lunghi, oceani
multiformi dall’oro alla spinta infiammata
del rosso maturo.
E sei in me pace.
Tenero, sensuale saluto a chiusura di annata.
Dolce e forte sorriso prima di spegnerti nel lungo tuo
riposo invernale.
Gratitudine felice e paga che mi accompagna
nell’argento ormai maturo degli olivi.
Di solo respiro, di sola contemplazione
sei in questa stagione
gioia mia.
Vigna è per me luogo d’amore.
Casa a cielo aperto.
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