Si stanno moltiplicando, su e giù per l’Italia, i corsi per fidanzati e neosposi, timido tentativo di arginare il disfacimento delle famiglie attraverso una maggiore consapevolezza e informazione. Ne è partito uno recentemente, in un paese vicino a noi, con l’intento di offrire alle giovani coppie gli strumenti per affrontare con fiducia e concretezza le difficoltà quotidiane: si insegna come organizzare la dispensa, come riciclare gli avanzi e come far quadrare il bilancio, tema molto “caldo” per ogni coppia, eppure bellamente ignorato (per fortuna) nei momenti d’oro dell’innamoramento. E così, le ragioni economiche diventano una delle cause più comuni di divorzio, le liti sulle spese (dell’altro) possono minare i rapporti più idilliaci. La crisi che stiamo vivendo non ci facilita la vita e obbliga un po’ tutti a prendere in mano le proprie spese e fare due conti. I tecnici al governo la chiamavano “spending review” (controllo delle spese), un’operazione ormai inevitabile per tutte le famiglie. D’altra parte, quadrare il bilancio significa fare in modo che le uscite non superino le entrate… e, per arrivare almeno al pareggio, occorre avere bene chiare le voci di spesa, in cui si disperde il nostro povero stipendio. Se non lo avete mai fatto, può essere un esercizio molto salutare. Prendetevi carta e penna, e una buona dose di tempo e cercate di appuntarvi tutte le spese che affrontate. Dal caffè al bar, al giornale, al pacchetto di sigarette, al supermercato, alla cura della casa, all’abbigliamento, tutto, proprio tutto quanto spendete in un mese. Vi accorgerete che i nostri bilanci sono gravati da spese “invisibili”, come le pizzate dei figli, la ricarica dei cellulari, la benzina dell’auto. Quei dieci, quindici euro che non ti sembra nemmeno di spendere e vanno invece a incidere pesantemente sui conti finali. Poi certo ci sono le bollette, il riscaldamento, gli apparecchi dentali, le spese improvvise, ma quelli sono accidenti su cui possiamo lavorare ben poco. Più facile invece tagliare sull’invisibile e sul generico, come ormai fa il 50% delle famiglie italiane. Spesa nel discount per la pulizia della casa, fresco al mercato ortofrutticolo, meno carne (che non fa nemmeno troppo bene), meno dolci, bibite e merendine (si risparmia anche in dentista), comprare sempre seguendo la lista per evitare pericolose improvvisazioni… Acquisti on line, baratto e banche del tempo sono altri ottimi strumenti di risparmio, ancora tutti da esplorare, insieme ai gruppi di acquisto, più o meno spontanei, che permettono di acquistare prodotti di qualità direttamente dal produttore. Ma l’importante, quando si tratta di far quadrare i conti, è scegliere i tagli di comune accordo, così come le spese, concedendo equamente, appena possibile, alcune piccole libertà. Trascinare da soli il grande carro della famiglia può essere pesante e insopportabile: condividere il peso con gli altri componenti è essenziale per riuscire ad andare avanti…
Tratto da un testo di R. Florio
Grande Stephanie! Bell'articolo.
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