venerdì 29 dicembre 2017

LA STORIA DI “STILLE NACHT”

La celebre canzone di Natale “Stille Nacht” (notte silenziosa), in italiano “Astro del ciel”, è nata quasi per caso in un piccolo paese di montagna, vicino a Salisburgo. Si racconta che il parroco di Oberndorf, l’antivigilia della notte santa del 1818, avesse da poco intonato il salmo prescritto dalla liturgia, quando l’organo si guastò. In quei giorni, la neve era caduta abbondante e gli spostamenti erano impossibili. Era quindi necessario provvedere alla meglio se non si voleva compromettere la funzione più attesa dell’anno. Fu allora che il parroco, Joseph Mohr, mandò a chiamare il maestro elementare del paese, l’unico che conosceva la musica e possedeva la chitarra: il maestro avrebbe dovuto trovare un motivo facile da cantare, al posto della melodia che solitamente veniva intonata dall’organo. La proposta poteva sembrare assurda, ma il maestro si rese conto che valeva tentare e si accinse a musicare le parole composte dal parroco. La prova finale fu a metà della notte successiva. Nel silenzio della chiesa, addobbata a festa e sfavillante di luci, si levò melodiosa l’aria di “Stille Nacht”. Le parole erano semplici, familiari, la musica persuasiva e orecchiabile e i fedeli non trovarono alcuna difficoltà a unirsi e ad accompagnare il canto. Fu l’organista venuto a riparare lo strumento, che ascoltatala, l’apprezzò tanto da farla risentire ai compaesani. E “Stille Nacht” cominciò a diffondersi in Baviera, per conquistare tutto il mondo. Fu stampata anonima per la prima volta nel 1840, quando i due autori erano già morti e fu destinata a raccolte per l’infanzia. Per la sua semplicità e la sua dolcezza, la fama di questa ninna nanna superò di gran lunga quella di altri canti di autori più famosi.

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