lunedì 12 ottobre 2015

51° sito UNESCO italiano: la Palermo Arabo-Normanna (Sicilia).


Prima città greca e romana, poi capitale araba, in seguito conquistata da normanni e svevi, questa è Palermo, un luogo in cui convivono la preziosità arabesca e normanna, il gusto barocco e liberty dei monumenti, palazzi e teatri, ma anche dei giardini e dei mercati. 


L'influenza del passato multietnico di Palermo è visibile nella Cattedrale, maestoso edificio iniziato nel XII sec. e più volte rimaneggiato, arricchito da una cupola settecentesca e un campanile medievale. 


Nata su una basilica preesistente, trasformata in moschea dagli arabi e poi riconsegnata dai normanni alla religione cristiana, la cattedrale è abbellita con decorazioni gotiche e custodisce le reliquie di Santa Rosalia, patrona della città. Vi si trovano anche le tombe degli imperatori, tra cui Ruggero II e Federico II. 

Nelle vicinanze sorge il Palazzo dei Normanni, in origine edificio arabo, da sempre sede del potere: contiene la cappella Palatina, ricca di mosaici di influenza bizantina che, insieme a quelli della chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio (o Martorana), rappresentano dei veri e propri capolavori d’arte. L’elegante Martorana, con l’alto campanile ad arcate, risale all’epoca normanna, mentre la monumentale fontana Pretoria che occupa la vicina piazza omonima è di stile barocco. 

La strada che va dalla cattedrale alla Martorana passa attraverso piazza Vigliena, detta i “Quattro canti”, un incrocio decorato da statue e fontane del Seicento. 

Su piazza della Pretoria si affaccia il seicentesco palazzo del Municipio, con una splendida fontana del Cinquecento costituita da ben 644 gruppi marmorei. È in questa zona che le strade portano nomi in italiano, arabo ed ebraico. Da qui, inoltre, si scende verso il mare, passando per la Vuccirìa, il mercato più antico e animato della città, in piazza San Domenico, dove sorge l’omonima chiesa, fra i più interessanti edifici barocchi cittadini.


Altro edificio di epoca normanna è la chiesa sconsacrata di San Giovanni degli Eremiti, con le cupole rosse orientaleggianti, edificata sulle fondazioni di un’antica moschea. 


Nel cuore antico della città si trova l’imponente edificio trecentesco detto Steri (da hosterium, palazzo fortificato), già carcere e tribunale, oggi sede del rettorato universitario. Qui vicino sorgono la chiesa di Santa Maria degli Angeli, e Palazzo Abatellis, sede della Galleria regionale che ospita opere d’arte e dipinti che vanno dal medioevo al ‘700. 

La parte più moderna di Palermo è dall’altro lato della città. 

Superando il neoclassico Teatro Massimo, tempio della lirica, in piazza Politeama si scorge l’altro teatro cittadino, Teatro Politeama Garibaldi, eretto a metà Ottocento in stile pompeiano.

Attrattiva cittadina è il caratteristico Teatro dei Pupi, teatro delle marionette, i cui protagonisti sono da sempre Carlo Magno e i suoi paladini. 

Lungo via Libertà, ombreggiata dagli alberi, si entra nella zona dove trionfa l’architettura ottocentesca e liberty, i cui splendidi simboli sono le vie squadrate e animate. L’Orto botanico, fondato nel 1789, è famoso per gli esemplari provenienti da tutto il mondo. 

Più lontani dal centro sono, invece, la Zisa (sulla piazza omonima) e la Cuba (in corso Calatafimi), costruzioni orientaleggianti, risalenti al regno di Guglielmo II. 


Incantevoli anche i dintorni di Palermo. A cominciare da Mondello, la spiaggia dei palermitani, rinomata per il suo mare cristallino. Qui i “polipari” vendono il polpo già bollito e tagliato a pezzetti.


A Palermo é piacevole anche godersi la vivacità dei mercati alimentari come la Vuccirìa o il Ballarò, mentre chi ama l’antiquariato non può invece perdere una visita al Papireto. L'antica città ha intrattenimenti per tutti i gusti.



Palermo Arabo-Normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale





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