martedì 23 febbraio 2016

GIOPPINO


Gioppino è un simpatico personaggio che compare tra ’800 e ’900 a Bergamo ma è conosciuto anche a Brescia. Secondo la tradizione è figlio di Bortolo Söcalonga e Maria Scatoléra, vive con la moglie Margì e il figlio Bortolì. Il suo soprannome in dialetto è Giopì de Sanga. Ha anche due fratelli, Giacomì e Pisanbraga, e i nonni Bernardo e Bernarda. È un contadino rubicondo e bonaccione ma il suo lavoro non gli va proprio a genio perché deve stancarsi troppo per guadagnare poco, quindi si arrangia tra espedienti e lavoretti occasionali meno faticosi. Anche se i suoi modi di fare e il suo linguaggio sono sempliciotti e grossolani, il nostro amico è di buon cuore. All’occorrenza è lesto di mano ma sempre per difendere i deboli e gli oppressi. Amante del vino e del buon cibo, si dichiara innamoratissimo della moglie Margì. La sua caratteristica principale sono tre grossi gozzi che lui ostenta, non come un difetto fisico, ma come veri e propri gioielli tanto da chiamarli le sue “granate” o “coralli”. Il suo costume prevede calzoni corti, camicia, panciotto e giacchetta rossa. In testa porta un cappello di feltro. Ha sempre con sé un bastone per rimestare la polenta ma non disdegna di usarlo per far intendere le sue buone ragioni. Molto popolare anche nel mondo dei burattini, il nostro Gioppino, a volte, assume pure la connotazione negativa di persona furbastra e inaffidabile.


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