La storia di Tabarrino ci porta oltre i confini d’Italia. Pare che la maschera sia stata inventata dal comico veneziano Giovanni Tabarin nel ’500 il quale la esportò in Francia con notevole successo, tanto che la parola francese tabarinade è diventata sinonimo di “farsa grossolana”. L’attore improvvisava per le strade buffe scenette in un linguaggio franco-italofono, probabilmente mischiato a qualche dialetto, e i ruoli che interpretava erano i più disparati. A seconda dell’intreccio della vicenda diventava un domestico, un padre, un marito e così via. Tabarrino scompare con la morte del suo interprete ma ritorna, rinnovato nel carattere, intorno al ’600 grazie ad un attore milanese arrivato a Parigi che riprende il personaggio facendone un mercante, acido e dispotico, padre di famiglia e spesso acceso da insane passioni amorose. La carriera di Tabarrino prosegue poi tra burattini e marionette. Un cappello con piume colorate e una mantellina leggera sono le caratteristiche del costume che tanto ha divertito il pubblico parigino.
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