Una volta, una mamma disse al figlio più grande: “Ormai puoi partire per il difficile viaggio. Ora ti affido a una guida sicura”. “Chi è?”, esclamò il ragazzo. La madre bisbigliò il nome all’orecchio e il figlio partì. Subito incontrò un fantasma che gli domandò: “Mi vuoi come guida?”.
“Come ti chiami?”. “Sono la Gloria”.
“Non è questo il nome che mia madre mi disse!”. Più avanti, un’altra apparizione con voce dolce gli domandò: “Mi vuoi come guida?”.
“Come ti chiami?”. “Sono il Piacere”.
“Non è questo il nome che mia madre mi suggerì!”. Proseguì il suo lungo e difficile cammino. Udì ancora una voce, insieme al tintinnio di monete e di musiche gioiose: “Mi vuoi come compagno di viaggio?”.
“Come ti chiami?”. “Io sono la Ricchezza che appaga ogni desiderio!”.
Il ragazzo lasciò anche questa e si allontanò. Era sera quando una voce decisa gli disse: “Posso vivere con te?”.
“Come ti chiami?”. “Io sono il Coraggio”.
Il ragazzo l’abbracciò e disse: “Vieni! Ecco il nome che mi disse mia madre!”.
In compagnia del coraggio, il ragazzo crebbe: divenne un uomo grande, non solo grosso.
Pino Pellegrino
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