domenica 24 aprile 2016

L’ELEGANTE E FRAGRANTE MAGNOLIA


La magnolia, con la sua fioritura, segna l’arrivo della primavera. I grandi ed eleganti fiori dalle linee pulite sbocciano sui rami nudi di alberi piantati magari nell’Ottocento, arricchendo il paesaggio di colori e profumi. È una pianta originaria del continente asiatico, in particolare del Giappone e del nord America. Fu il botanico francese Chales Plumier a darle questo nome, in onore del botanico francese Pierre Magnol, che per primo introdusse una magnolia in Europa. È un maestoso albero sempreverde che può raggiungere altezze notevoli. La foglia è generalmente di grandi dimensioni e di forma regolare, di colore verde lucido e brillante nella pagina superiore e verde opaco nella pagina inferiore. Il fiore, che sboccia dall’inizio della primavera fino ai primi freddi invernali, è grande, carnoso, dal colore che va dal bianco puro al viola porpora, molto profumato. Sono stati ritrovati, in America esemplari fossili dell’albero di magnolia risalenti a cinque milioni di anni fa, a testimonianza della sua esistenza sulla terra da sempre. In Georgia, era tradizione piantare una magnolia in ogni aiuola, come portatrice di buona sorte per gli abitanti della casa. Sembra, inoltre, che furono dei giardinieri francesi a piantare il primo esemplare di magnolia al centro di un grande giardino.


Beh, quella pianta crebbe e divenne maestosa, la più grande d’Europa e visse oltre cento anni. È opportuno non sostare o addormentarsi a lungo sotto un albero di magnolia fiorita, perché l’intenso profumo dei fiori potrebbe stordire. Nella medicina popolare giapponese, i fiori e la resina della corteccia, essendo ricchi di vitamine e sali minerali, erano utilizzati per lenire i problemi reumatici, mentre i boccioli venivano usati come antinfiammatori.

Nel linguaggio dei fiori, la magnolia assume due significati diversi in base al colore del fiore: se esso è bianco simboleggia la purezza e il candore; se è rosa simboleggia il pudore. 
Infine, regalare una magnolia significa ritenere la persona alla quale la si dona forte, dignitosa e perseverante.


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