mercoledì 7 ottobre 2015

BLACKOUT



Uno sfrigolio in punti sparsi. Poi la casa fu buia, la televisione zitta. La voce di Giacomo squillò:

- Mamma, cos'è successo? 
- Giacomino, deve essere un blackout. 
- Un... cosa? 
- Si, insomma, la corrente elettrica è saltata. Non funziona più la luce e neppure gli elettrodomestici vanno. Non avere paura.
Quando la mamma lo metteva a letto e poi salutandolo spegneva la luce, gli usciva la paura del buio e faticava a dormire. Ma ora non sentiva paura. Udì rumori ovattati di mani che lo cercavano e si sentì sollevare. Stando attenti a non urtare il tavolo e le sedie, si affacciarono alla finestra. Giacomo vide le stelle brillare nella notte silenziosa, come mai aveva veduto. 
- Vedi quanto sono belle? - chiese la mamma - Un tempo gli uomini le guardavano spesso. Con esse si orientavano, navigando i mari. Le interpellavano per conoscere il proprio destino. Levando gli occhi al cielo molti vi cercavano Dio. 
- E adesso? 
- Ora la gente preferisce fare affidamento sulla TV, oppure cercare risposte nei giornali. Non più scrutate le stelle hanno perso lucentezza. 
In quel momento un brusio attraversò il condominio e quelli vicini. Tornò la luce, si riaccesero i televisori. Giacomo vide decine di persone affacciate ai balconi dei palazzi di fronte, tutte con il naso all'insù. Ma la corrente era tornata e le stelle avevano smesso di brillare.


Kociss Fava

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