È tra le piante più note e usate in gastronomia per le sue proprietà aromatiche, ma fin dall’antichità veniva usato anche per la sua azione medicamentosa. L’allicina, che dà al bulbo il caratteristico forte odore, ha a un notevole potere antisettico: nel medioevo, infatti, i medici che curavano gli appestati usavano proteggersi dal contagio riparando il naso e la bocca con un bendaggio al cui interno veniva inserito dell’aglio. Prima degli antibiotici, l’aglio ridotto in poltiglia, si utilizzava come rimedio d’emergenza sulle ferite. Oggi, si sfruttano le proprietà nella terapia naturale per l’ipertensione, nella cura dei vermi nei bambini e come antimicotico. Inoltre, riduce i trigliceridi e il colesterolo, stimola la circolazione ed è d’aiuto nei disturbi dell’apparato digerente.
CONSIGLI
Largamente usato in cucina, questo portentoso bulbo risulta moderatamente indigesto per molte persone: al fine di renderlo più digeribile è sufficiente tagliare lo spicchio a metà e togliere il germoglio all’interno.
Se nella minestra o in un umido avete abbondato con l’aglio, mettete del prezzemolo disidratato in un sacchetto di garza o nell’ovetto che si usa per fare il tè e immergetelo nella minestra.
Se, invece, volete dare appena un odore di aglio alla vostra pietanza, chiudetelo dentro il sacchetto o l’ovetto da togliere al momento di servire il piatto.
Sempre per avere un gusto delicato di aglio schiacciate leggermente lo spicchio, ma non privatelo della buccia.
Si può attenuare il sapore di aglio che resta in bocca masticando un chicco di caffè, un chiodo di garofano o un po’ di prezzemolo.
Le foglie verdi dell’aglio sono buonissime in insalata. Per averne anche fuori stagione, basterà immergere una testa d’aglio (l’intero bulbo con tutti i suoi spicchi) in un bicchiere d’acqua.
Per profumare delicatamente una pietanza (insalata, legumi lessati, ecc.) basta strofinare uno spicchio d’aglio nudo sulla superficie del contenitore destinato alla cottura.
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