Lenticchia (dal latino “lenticula”), è il diminutivo di lente. È il seme di una pianta erbacea rampicante, contenuto in un baccello piccolo e schiacciato. La lenticchia è piccola, discoidale, di colore che varia tra verde-grigio, giallastro, nero, rossastro e bruno. Dopo la raccolta viene essiccata. Ricerche archeologiche hanno evidenziato che la lenticchia è il legume più antico: risalirebbe addirittura al 7000 a.C. Originaria dell’Asia sud-orientale, si diffuse ben presto in tutta l’area del Mediterraneo, divenendo un alimento fondamentale per la plebe greca e romana. Addirittura, la lente ottica fu così chiamata proprio per la sua forma, del tutto simile a questo legume.
Le lenticchie sono molto importanti nell’alimentazione: hanno un buon valore nutritivo, sono ricche di proteine, fosforo, ferro e vitamina B.
CONSIGLI
Le lenticchie si trovano in commercio secche sia sfuse, sia confezionate in sacchetti: è sempre bene controllarle, perché a volte potrebbero trovarsi dentro dei piccoli sassolini. Non è necessario l’ammollo in acqua per questo legume; vanno messe a cuocere in acqua fredda per meno di due ore. Fanno eccezione quelle rosse di tipo egiziano che, essendo decorticate (senza buccia), richiedono tempi di cottura più brevi. Per la cottura non usate pentole in alluminio, perché annerirebbero, meglio l’acciaio inox. Per non fare perdere loro il colore chiaro, aggiungete pezzetti di patata durante la cottura.
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