La sera di viglia della Festa di San Giuseppe, come nei primi giorni di Marzo, si accendevano (e si accendono tuttora), grandi “focarine, o focheracce” , alti falò che illuminavano le campagna e i versanti delle colline.
Questi fuochi non hanno nessun rapporto con la vita di S. Giuseppe ma sono stati inseriti nella sua festa perché questa coincideva con la finedell’inverno e l’inizio della primavera.
Si tratta infatti di fuochi collegati a riti precristiani.
Avevano e hanno un significato simbolico:
da un lato distruggono tutto ciò che angoscia l’individuo e la comunità, dall’altro rigenerano le persone e la natura ,ovvero introducono l’anno nuovo.
Infatti per la campagna l’anno inizia con la primavera.
Quando è rimasta soltanto la brace i ragazzi gareggiano nel “salto del fuoco” , mentre gli adulti sparano col fucile nella notte ,mentre si fa chiasso e si chiacchera fino a notte fonda.
Non per niente la festa della focheraccia è una delle feste più antiche e amate.
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