lunedì 24 ottobre 2016

Le origini di halloween si perdono nella notte dei tempi.



Gli antichi romani celebravano commemorazioni funebri durante il periodo autunnale, ed il 29 ottobre si onorava Vertumno, dio della maturazione dei frutti e del mutamento stagionale, collegato a Pomona, dea dei frutti, celebrata fra settembre ed ottobre.

Questa celebrazione, grazie agli scambi commerciali fra romani e celti, andò inevitabilmente a fondersi con la festa celtica di Samhain (sam-fuin: fine dell'estate), celebrata dai celti da sempre, che rappresentava la commemorazione dei propri antenati, ma segnava anche la chiusura di un anno e l'inizio di un altro e l'arrivo dell'inverno, la stagione morta, che si ricollega alla necessità di ricordare anche i propri defunti. 

Questa celebrazione era ormai radicata profondamente in tutta europa, ed i celti, come i romani, la onoravano con devota tradizione. 

Ma la chiesa, dopo secoli di tolleranza forzata, decise di spostare la festa dei santi dal 13 maggio al primo novembre, per sostituirla a quella pagana. 

Stiamo nell'anno 738, e nonostante questi bruschi cambiamenti, le popolazioni continuarono con i rituali di sempre; falò, candele, travestimenti ... nessuno era disposto a rinnegare le proprie radici.

Il colonialismo (1600) fece si che queste tradizioni europee sbarcassero anche in America, dando modo a quest'ultima, di appropriarsi della festa, trasformandola in Halloween (all hallows eve; notte di tutti gli spiriti sacri), e dandogli tradizioni e significati propri, mantenendo pero' le radici europee. 

La rapa che i celti utilizzavano per inserire il lumino, si sostituì alla zucca, abbondante nel nord america nel periodo autunnale. 

Nasce quindi un simbolo riconoscibile in tutto il mondo: 

la jack'o'lantern, la zucca intagliata.

Tornando in Italia, dagli inizi del novecento, le tradizioni europee di samhain non erano mai state abbandonate; bimbi travestiti in cerca di dolcetti, falò, zucche intagliate con lumini ... i festeggiamenti in Italia abbondavano, anche se alcune regioni hanno dato usanze e nomi diversi alla festività. 

Tutta l'Europa, come tutta l'Italia, affonda le proprie radici nelle tradizioni celtiche. 

L'Italia è stata legata a Samhain, fino a pochissimo tempo fa, e chi conosce le vere origini di halloween, sa che non è una festa americana. 

Vorrei ricordare a tutti coloro che gridano al nazionalismo ed al mantenimento delle "proprie tradizioni" che la festa di halloween non è "un'americanata"; la zucca è irlandese, samhain è celtica. 

Riconoscere le proprie radici europee, equivale ad abbandonare l'atteggiamento infruttuoso che espande soltanto notizie false; "Io non festeggio halloween, ma i morti perche sono italiano". 

Ma volete capire che è la stessa cosa? 

Cos'è che vi devia, il nome in inglese?

I nostri antenati, onoravano questa festa, onoravano i cicli della natura e della terra, onoravano le tradizioni portate avanti dagli antichi culti pagani. Siete davvero convinti di voler rinnegare le proprie origini?

Per concludere, vorrei chiedere ad ognuno di voi, di riportare una testimonianza tramandata dai propri genitori o nonni, legata a questa festività.

Mia mamma mi raccontava che quando era piccola, ad halloween, lei con le sue sorelle, mettevano una ciotola d'acqua sul terrazzo, e delle candele. A mezzanotte si sarebbero riflessi i morti che passavano in processione d'avanti alle case, per andare a trovare i propri cari. Mia nonna ci raccontava a sempre delle storie delle "ianare" e "lupenari" (streghe e lupi mannari), che popolavano l'irpinia a quei tempi.

I lupenari ululavano nelle notti fredde di luna piena, e le ianare si riunivano per gli esbat.

Ebbene, le tradizioni sono una vera e propria ricchezza, un'identità, che se persa o rinnegata, genera ignoranza.

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