domenica 30 ottobre 2016

Rosmarino



Il rosmarino (Rosmarinus officinalis) è un arbusto appartenente alla famiglia delle Lamiaceae.
Originario dell'Europa, Asia e Africa, è ora spontaneo nell'area mediterranea nelle zone litoranee, garighe, macchia mediterranea, dirupi sassosi e assolati dell'entroterra, dal livello del mare fino alla zona collinare, ma si è acclimatato anche nella zona dei laghi prealpini e nellaPianura Padana nei luoghi sassosi e collinari. È noto in Italia anche col nome volgare di Ramerino o Ramerrino; il nome del genere deriva dalle parole latine ros (rugiada) e maris (del mare).

Usi
Il rosmarino viene utilizzato:
Come pianta ornamentale nei giardini, per bordure, aiuole e macchie arbustive, o per la coltivazione in vaso su terrazzi
Le foglie, fresche o essiccate, e l'olio essenziale, come pianta medicinale.
Nell'industria cosmetica come shampoo per ravvivare il colore dei capelli o come astringente nelle lozioni; nelle pomate e linimenti per le proprietà toniche. In profumeria, l'olio essenziale ricavato dalle foglie, viene utilizzato per la preparazione di colonie, come l'Acqua d'Ungheria
Come insettifugo o deodorante ambientale nelle abitazioni, bruciando i rametti secchi
I fiori sono particolarmente melliferi
L'estratto di rosmarino è impiegato anche in campo alimentare. Viene usato come additivo dotato di proprietà antiossidante ed etichettato con la sigla E392. Se ne conoscono 5 tipi designato con acronimi:
- AR: estratto ottenuto da un estratto alcolico di rosmarino parzialmente aromatizzato;
- ARD: estratto ottenuto da un estratto alcolico di rosmarino aromatizzato;
- D74: estratto ottenuto da foglie secche di rosmarino per estrazione con anidride carbonica supercritica;
- F62: estratto ottenuto da foglie secche di rosmarino per estrazione con acetone;
- RES: estratto ottenuto da per estrazione con esano ed acetone e poi decolorato ed dearomatizzato.

Proprietà medicinali
I rametti e le foglie raccolti da maggio a luglio e fatti seccare all'ombra hanno proprietà aromatiche, stimolanti l'appetito e le funzioni digestive, stomachici, carminativi, utili nelle dispepsie atoniche e gastralgie, tonici e stimolanti per il sistema nervoso, il fegato e lacistifellea. Da alcuni autori viene inoltre consigliato per infezioni generiche come tosse o asma.
Per uso esterno il macerato di vino applicato localmente è antireumatico; mentre il macerato di alcool revulsivo, viene usato per frizioni anche del cuoio capelluto; possiede qualità analgesiche e quindi viene applicato per dolori reumatici, artriti.
L'infuso viene utilizzato per gargarismi, lavaggi e irrigazioni cicatrizzanti; o per cataplasmi antinevralgici e antireumatici; aggiunto all'acqua da bagno serve come corroborante, purificante e per tonificare la pelle
I fiori raccolti da maggio ad agosto, hanno proprietà simili alle foglie; in infuso per uso esterno sono vulnerari, stimolanti, curativi della leucorrea e per la lotta ai pidocchi pubici
Farmacologicamente, si prepara un'essenza e un'acqua contro l'alopecia o pomate per gli eczemi
Dalle foglie, in corrente di vapore, si estrae l'olio essenziale di rosmarino, per un 1% in peso, liquido incolore o giallognolo, contenente pinene, canfene, cineolo, eucaliptolo, canfora e borneolo. A seconda del chemotipo della pianta vengono ottenuti diversi oli essenziali:
un chemiotipo produce un olio ricco eucaliptolo, che stimola la secrezione delle ghiandole gastriche dell'apparato digerente e respiratorio,responsabile degli effetti sulla digestione e dell'attività mucolitica.
Un chemiotipo produce un olio ricco in canfora, un chetone che può essere invece utilizzabile come antireumatico per uso locale, ma responsabile di effetti tossici sul SNC, quando usato per via orale. Un chemiotipo, invece, produce olio ricco in borneoloe derivati, come previsto dalla farmacopea, meglio indicato nella patologia spastica delle vie biliari. ed infine uno in cui abbondano il borneolo ed i suoi derivati.
Nell'uso farmacologico comune l'olio viene usato come eupeptico, eccitante, antisettico sedativo, ed i suoi preparati contro gli stati depressivi, restituendo vigore intellettuale e fisico alle persone indebolite.

Controindicazioni
Ipersensibilità o allergie verso uno o più componenti. Gravidanza o allattamento (fitoterapici) poiché nell'animale riduce l'impianto dello zigote. Periodo pre-operatorio. L'olio essenziale a canfora è controindicato in persone che soffrono di epilessia. Causa infatti, specialmente in casi di sovradosaggio, irritazioni, convulsioni, vomito e principi di paralisi respiratorie.

Preparazione secondo i costumi popolari
Infuso: tonificante e corroborante per le dispepsie gastriche e anticolitico. 20gr per litro d'acqua calda, filtrare e bere molto caldo.
Posologia: 2-3 volte al giorno, fino a scomparsa dei sintomi.
Tintura madre: antispasmodica e digestiva.
Si ottiene macerando per 4-5 giorni 20gr di foglie in 100gr di alcool a 60°. Quindi occorre filtrare senza aggiungere altro.
Posologia: dalle 15 alle 30 gocce dopo i pasti fino a scomparsa dei sintomi.

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