Citata in un documento del 1315, fu rifatta nell’800 interamente in sasso a vista.
Seppur ben poco abbia conservato dell’edificio originario, è comunque una delle chiese più caratteristiche del territorio, meta frequente di gruppi religiosi.
Presenta un singolare portico chiuso che la fiancheggia e conserva all'interno alcune tele settecentesche di scuola bolognese.
Gli edifici contigui sono del periodo successivo alla costruzione della chiesa.
Verso il fiume è presente il vecchio borgo del Chiusello dove un tempo c'era il vecchio mulino, tutt'ora abitato.
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