Quanta allegria quando i bambini aiutano le mamme a sgusciare un bel mucchio di baccelli freschi! Sgranare il baccello “scrocchiarello” facendo cadere giù nella scodella la fila compatta di perle verdoline, assaggiandone ogni tanto qualcuna più dolce e tenera! I piselli sono di antichissima coltivazione e uso, infatti si ritrovano nelle offerte funebri deposte accanto alle mummie egiziane, insieme alle fave e alle lenticchie. Essi costituirono per millenni la base dell’alimentazione mediterranea. Sembra che venisse anche cotto tutto intero. Sono uno dei tanti ortaggi che l’uomo ha tratto dal regno della natura selvaggia e che ha assoggettato al suo ambiente, come ha fatto con gli animali domestici, come in fondo ha fatto con sé stesso, sottomettendo la nativa spontaneità alla sua intelligenza. Sono originario dell’Oriente, ma ormai naturalizzato nei vostri paesi, dove vengo coltivato in tante varietà diverse. Sono una pianta annua, con fusto nano o rampicante, foglie provviste di una o due paia di foglioline ampie e cuoriformi; fiori a grappolo, bianchi o giallognoli, verdastri o violacei. I miei frutti, quelli che a voi piacciono, sono chiusi in baccelli contenenti 5-6 semi globosi. Gli ortolani mi preferiscono rampicante, perché offro una maggiore produzione. Delle mie proprietà culinarie dovrebbero parlare i cuochi. So che mi trattano e mi bistrattano, tuttavia resto sempre caro ai buongustai che mi consumano sia fresco che secco. Del resto alla mia umiltà basta la piccola gloria di un piatto intramontabile, il piatto dal gusto inaccessibile, quello che i veneti chiamano con due dolci parole “Risi e Bisi” (Riso e Piselli) il cui solo nome è un canto di gioia. Resto ben conservato in surgelatore, e quando le massaie mi cuociono a bagnomaria e mi conservano in vaso, rendo loro un ottimo servizio per i contorni d’inverno. Il mio potere nutritivo è assai elevato: oltre alle vitamine A ed E, contengo sali minerali, glicidi e proteine preziose. La digeribilità è ottima. Anzi per dovere di onestà devo dire ai diabetici che si contentino di guardarmi, poiché la mia parte zuccherina è controindicata nella loro dieta. E, poiché i miei frutti freschi favoriscono in modo energetico la funzionalità intestinale, devo dire la stessa cosa ai sofferenti di enterite e disturbi simili. Il significato simbolico del fiore del pisello è “non ti credo”.
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