La giusta alimentazione per il nostro gatto deve seguire alcune regole semplici, tenendo presente il peso, la razza e l’età. È bene anche cercare di assecondarlo nei gusti.
QUANDO LUI È CUCCIOLO
Trascorsi 60 giorni dalla nascita, il gattino si dovrebbe nutrire completamente da solo. In questa fase, si trasforma e si sviluppa a un ritmo veloce, con una buona crescita fino a un anno. Per questo è importante nutrirlo bene con cibi che favoriscano la salute. Il micetto ha bisogno di cibo più proteico e più calorico, che contenga elevate quantità di calcio, fosforo quanto basta e DHA, un acido grasso essenziale per il cervello.
QUANDO LUI È ADULTO
Il gatto adulto deve mangiare in modo equilibrato, con le giuste quantità di proteine, calorie, sali minerali e vitamine. Dargli solo carne non è un’alimentazione sana. Poi, bisogna considerare lo stile di vita: un gatto che esce in giardino, sta all’aperto, ha bisogno di alimenti più energetici, come il gatto casalingo che deve muoversi e giocare. Un’alimentazione particolare è consigliata per il gatto sterilizzato. Questo nostro amico deve mangiare poco e spesso, quindi è opportuno che gli lasciamo sempre del cibo a disposizione (le crocchette, poiché secche, sono ideali per questo scopo), con una ciotola di acqua fresca.
QUANDO LUI È SENIOR
I gatti cominciano a essere considerati anziani tra i 7 e i 10 anni di età. Per il gatto anziano, il cibo deve essere digeribile (per diminuire la fermentazione nell’intestino crasso), essere ricco di fibra (per favorire la mobilità intestinale), e di antiossidanti (per sostenere il sistema immunitario). Il pasto deve stimolare l’olfatto e il gusto, che dopo una certa età, si riducono. Se si astiene dal mangiare o mangia poco, bisogna portarlo dal veterinario, per verificare l’eventuale insorgere di un problema che gli ha ridotto l’appetito.
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