L’olio d’oliva teme la luce e non vuole il calore: anfore, giare e orci, che per millenni hanno accompagnato la storia dell’olio, assolvevano a questo compito, essendo la terracotta una sostanza coibente con notevoli proprietà isolanti termiche e acustiche. Attualmente, i produttori utilizzano contenitori in acciaio inox. Sulla nostra tavola, invece, l’olio arriva nelle bottiglie di vetro, materiale ottimo per la conservazione, purché sia evitata l’esposizione alla luce: in cucina, possiamo travasarlo in oliere di ceramica e conservare la bottiglia in cartoni, a una temperatura tra i 12 e i 18 °C. Non dimentichiamo che, per apprezzare appieno tutte le caratteristiche del sapore e la qualità, l’olio va consumato tra i 12 e i 14 mesi dalla spremitura.
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