Il dente di leone, conosciuto anche coi nomi di soffione o tarassaco, è una pianta tipica delle regioni a clima temperato. Cresce nei prati e nelle campagne, ha la foglia dentata con profonde incisioni che giungono alla base della pianta facendo unire le foglie. Il fiore è di colore giallo intenso e sboccia in primavera.
I semi, che compaiono dopo la sfioritura, sono riuniti in un pappo, ovvero una piccola sfera pelosa che somiglia a un pon-pon e hanno la caratteristica di volar via al minimo soffio di vento. Essi si sparpagliano, volando nell’aria e hanno la forma di un piccolo ombrellino. Questa è la caratteristica che ha dato al dente di leone il nome di soffione. Ha una notevole velocità riproduttiva, così, in campagna, invade i campi coltivati e, per questa ragione, è stata considerata una pianta infestante da estirpare. Nella mitologia, si narra che Teseo, dietro consiglio di Ecale, avesse mangiato solo dente di leone per trenta giorni consecutivi, per diventare forte e sconfiggere il Minotauro. In effetti, la pianta di dente di leone (tarassaco) sembra sia molto più nutriente di altre verdure più note come i broccoli e gli spinaci. In passato, di questa pianta veniva adoperato il latte prodotto dalle foglie fresche, come detergente per il corpo. Una tradizione popolare narra che, soffiando sul pappo si può esprimere un desiderio e che, se con un sol soffio tutti i semi volano via, il desiderio si avvererà in breve tempo.
Nel linguaggio dei fiori, il dente di leone simboleggia la fiducia, la forza e la speranza.
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