sabato 11 giugno 2016

OLTRE LE NUVOLE



In un Sistema Solare con predominanza di nomi maschili, il pianeta Venere si chiama, invece, come una divinità femminile. Questo corpo celeste è talmente luminoso che non vederlo nel cielo limpido è difficile. Non occorre essere astronomi esperti per individuarlo, basta guardare verso Ovest la sera oppure verso Est al mattino in opportune date ogni anno. Molto raramente si può osservare Venere che passa davanti al Sole (il cosiddetto “transito”). I transiti di Venere si verificano sempre in coppie di date distanziate tra loro di qualche anno, ma tra una coppia e la successiva passa oltre un secolo. L’ultimo transito si è verificato nel 2012, i prossimi due si avranno nel 2117 e nel 2125. Gli antichi credevano che il pianeta fosse formato da due corpi distinti: Phosphoros e Hesperos. In seguito si scoprì che si trattava di un unico pianeta e gli venne dato il nome di Afrodite, divinità dell’amore e della bellezza secondo la mitologia greca. Nella mitologia romana, invece, la dea si chiamava appunto Venere, da cui il nome attuale.


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