sabato 25 giugno 2016

La noia ♥


La noia ha cattiva fama, eppure in essa abita un segreto. Quello che la rende capace di abitare tra i mondi in una sorta di rischioso mondo intermedio, tra dentro e fuori. L’altra sera, al tramonto ho intravisto un gruppo di ragazzi all’incrocio di due strade. Stavano lì quasi silenziosi, allungati nelle ombre del sole che se ne stava andando, con i gesti sospesi a mezz’aria, come se volessero dire e fare molte cose senza tuttavia riuscirvi. Gli sguardi vagavano spegnendosi, senza trovare nel corpo la possibilità di una loro messa in moto. Vi era, quasi palpabile per chi guardava quella scena, come se ne vedono molte agli incroci, non tanto la sensazione di un’attesa, quanto una sorta di sospensione dell’attesa, come se non ci fosse più nulla da attendere. Eppure a quella sensazione così liquida il grappolo di quei ragazzi stava appeso, legato come da un filo che a volte si allungava, lasciando presumere un allontanamento solo mimato, altre si avvicinava sino al corpo a corpo senza mai spezzarsi. In quell`essere appesi su di una cancellata attesa, in quel punto di paludosa sosta della vita, dove la faceva da padrona l’incertezza, l’infelicità era come tenuta lontana tra le tante strade del crocicchio. Quei giovani stavano in una sorta di regno intermediario, una terra di mezzo ove ancora tutto è possibile e nulla veramente possibile. Stavano nel tempo e nello spazio della noia che è un’abitatrice dei crocicchi. I due che camminano, si parlano, si perdono, si ritrovano scoprendo che uno ha sostenuto l’altro nei momenti più duri, sono la metafora della vita e del dolore trasformato in amore. 

Graziano Martignoni, Psichiatra


Nessun commento:

Posta un commento