I pianeti [vedi precedente fascicolo 2015 “Il Cielo d’Estate”] non sono affidabili per orientarsi senza strumenti dedicati. Tuttavia, possono essere utili nel mantenere una determinata direzione, perché sappiamo che sorgono ad Est e tramontano ad Ovest e sono abbastanza facili da riconoscere. In particolare Venere, che è l’oggetto più luminoso del cielo dopo la Luna, può essere utile per orientarsi. Basta, infatti, ricordare che: per sette mesi circa compare basso sull’orizzonte nelle prime ore della sera indicandoci l’Ovest; per i seguenti quattro mesi circa è invisibile; poi di nuovo è visibile per sette mesi circa in prossimità dell’alba, dandoci la direzione dell’Est.
PIETRE E ROCCE
Esposti a Sud si trovano pietrame più pulito e rocce più asciutte. Nel deserto, i beduini imparano fi n da giovani a riconoscere sugli affioramenti rocciosi tali dettagli, utili al loro personale orientamento.
POZZANGHERE
Di solito le piste e i sentieri campestri presentano una certa pendenza sui due lati e un po’ di vegetazione lungo i bordi (erba, cespugli, alberi). Il Sole, proiettando ombre sul sentiero, potrà far sì che alcune parti della pista si asciughino più lentamente di altre. Un sentiero orientato Nord/ Sud ricevendo la stessa quantità di luce solare sui due lati – dal momento che il Sole sorge da un lato del sentiero e tramonta dall’altro – si asciugherà in modo uniforme. In un sentiero, invece, orientato Est/Ovest, la pendenza e la vegetazione a Sud della pista faranno ombra sulla zona Sud della pista stessa. Per tale motivo, su questo lato del sentiero l’evaporazione dell’acqua sarà più lenta e le pozzanghere dureranno più a lungo rispetto al lato Nord (vedi figura). Nel caso in cui le pozzanghere siano evaporate, il loro effetto si potrà ancora individuare nella forma del fango secco e nella differenza di tonalità fra i due lati del sentiero.
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