lunedì 25 luglio 2016

LA CURCUMA


La curcuma è detta anche “zafferano delle Indie” ed è una spezia che si ottiene dal rizoma (impropriamente chiamato radice) della Curcuma longa. I rizomi vengono bolliti ed essiccati al sole o in forno, poi vengono schiacciati e ridotti in una polvere giallo-arancio. Il suo componente attivo è la curcumina dal sapore terroso, amaro, piccante. La curcuma è ricca di elementi: contiene oli essenziali, come il turmerone, lo zingiberene e il curcumene; sostanze aromatiche, come la canfora; principi attivi, tra cui la curcumina, che le conferisce il caratteristico colore giallo, pigmento antiossidante; contiene la cellulosa, i sali minerali e una discreta quantità di amidi.
La curcuma viene utilizzata per le sue notevoli proprietà e principalmente: come rimedio in caso di disordini epatici, infatti le sostanze che compongono la curcuma sono in grado di stimolare la secrezione biliare e di favorire la digestione dei grassi; per facilitare l’espulsione di piccoli calcoli biliari; per calmare le coliche intestinali, grazie alla sua azione antispastica; come antinfiammatorio; per la sua potente azione antiossidante; nel trattamento dei disturbi digestivi, come calmante delle crisi dolorose causate da un'infiammazione dell'apparato digerente.

La curcuma trova innumerevoli utilizzi sia nell’ambito culinario che in quello terapeutico. Per utilizzare al meglio i principi attivi contenuti nella curcuma e quindi beneficiare delle incredibili proprietà di questa spezia, è bene utilizzarla a crudo, oppure aggiungerla alla vivande solo a fine cottura, in modo tale da evitare la dispersione di alcuni dei suoi principi nutritivi. A tale scopo, si può aggiungere nelle salse, nelle zuppe, nello yogurt, nel latte o fare delle tisane. 
Per preparare una tisana di curcuma: fare bollire 240 ml d’acqua e fare sciogliere 1 cucchiaino di curcuma in polvere. Alla tisana si può aggiungere limone, miele e zenzero per esaltarne le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie che ne fanno un ottimo rimedio naturale per combattere le malattie da raffreddamento e come coadiuvante nei disturbi dell’apparato digerente. Usata con giusto dosaggio, la curcuma è ben tollerata, ma se assunta sempre a dosi elevate, può causare un'irritazione delle mucose; le persone affette da ulcera gastrica devono quindi utilizzarla con cautela.


Liberamente tratto da un articolo della dr.ssa Maria Rita Insolera

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