martedì 23 febbraio 2016

I DUE ASINELLI



Alla grotta di Betlemme arrivarono, arrancando, anche due asinelli. Erano stanchi e macilenti. Le loro groppe erano spelacchiate, piagate dai pesanti sacchi che il mugnaio loro padrone, caricava quotidianamente e dai colpi di bastone che non risparmiava. Avevano sentito i pastori parlare del Re dei Re venuto dal Cielo ed erano accorsi anche loro. Seguirono quella stella e davanti alla grotta, rimasero a contemplare il Bambino. Lo adorarono, pregarono come tutti e misero ai Suoi piedi, come dono, l’unica cosa che avevano: la loro vita. E i loro dolori, le loro pene... All’uscita, li attendeva lo spietato mugnaio e i due asinelli ripartirono a testa bassa, con il pesante basto sulla groppa. “Non serve a niente”, disse uno, “ho pregato il Messia che mi togliesse il peso e non lo ha fatto”. “Io invece”, ribatté l’altro, che trotterellava con un certo vigore, “gli ho chiesto di darmi la forza di portarlo!”.
E se qualcuno ti dice: “La vita è dura”, chiedigli: “In confronto a che cosa?”.

Bruno Ferrero

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