L'espressione “a bizzeffe”, in particolare nella sua rara e antica variante “a biseffe”, sembra derivi dalla consuetudine degli alti magistrati romani che facevano apporre due volte la parola “fiat”, cioè “da fare” a una supplica approvata senza riserve e con favore unanime.
La ripetizione della parola “fiat” veniva abbreviata in “FF”, cioè “bis effe”, da cui l'origine di “bizzeffe”.
Qualcuno, però, sostiene che la parola derivi dal termine arabo “bizzāf” (dialettale “bizzēf”), che significa “molto”.
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