martedì 19 luglio 2016

IL VALORE DELLA COMPASSIONE



La sofferenza e i complessi di cui soffre l’uomo hanno le loro radici nella mancanza d’amore. Tutto ciò che determina disagio nell’uomo ha un qualche collegamento con l’amore: egli o non ha capacità di amare, o non è capace di ricevere amore. La compassione è la risposta terapeutica alle molteplici ferite interne che l’uomo arriva a patire. Perché come il cibo è necessario per il corpo, l’amore lo è per l’anima. La compassione è la forma più pura d’amore ed emana dallo spirito. Possiamo definirla preghiera, oppure meditazione. È, in ogni caso, la forma più alta della solidarietà. Compassione è una parola molto bella: ha in sé il termine passione e questa deve essere raffinata al punto da non essere solo e semplicemente più passione, ma deve trasformarsi in compassione. Nella compassione doni solamente; nell’amore, invece, provi gratitudine, perché l’altro ti ha dato qualcosa. Nella compassione, sei grato che l’altro abbia accettato qualcosa da te; sei grato perché l’altro non ti ha rifiutato. Eri venuto con dei talenti da donare, da condividere, e l’altro te l’ha permesso, ti ha accolto. La compassione è la forma più alta dell’amore. Un triste pensiero per l’uomo è quello di non riuscire a comunicare, a condividere. L’uomo veramente povero è colui che non ha nulla da condividere. Invece, l’uomo che ama è ricco. Ma, l’uomo compassionevole è il più ricco di tutti. Non ha né confini, né limiti. Egli condivide quanto possiede con grandissimo amore. La compassione è terapeutica, perché chiunque avvicini una persona compassionevole viene toccato dall’amore che ha il potere di guarire. 

Fonte non specificata

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