Al paese della mia fanciullezza,
in un pomeriggio di afosa estate
tornando mesto ,un caldo rovente
improvviso assali il mio ricordo,
di quando,in un tempo felice,bambino
giocavo in una piazza all'ombra
di secolari palme.
Con il volto grondante di fresco sudore
che scivolando umidiva come gelide lacrime
i miei occhi trasognanti,mi accomodai
su una legnosa panchina ombreggiata
da verdeggianti foglie mosse dal vento
salmastro come enormi ventagli.
Una vibrazione lontana ,
la voce amorevole di protezione
mia nonna affacciata , mi giunse,
mentre il tramonto rossastro
dipingeva l'orizzonte
come papavero rosso
fu solo un minuto travolto
da tristezza sconfinata........
inedita 16-7-2016
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